CHIRURGIA BARIATRICA

CHIRURGIA BARIATRICA: LA GESTIONE DEL DECORSO POST-OPERATORIO

La gestione del decorso post-operatorio nel paziente di chirurgia bariatrica richiede una serie di accorgimenti atti a minimizzare il rischio di effetti indesiderati, a rendere più veloce il ritorno alla normalità e per massimizzare l’efficacia dell’intervento.

Per approfondire l’argomento e avere consigli pratici abbiamo intervistato il Dottor Vincenzo Bruni, Resp. U.O.C. Chirurgia Bariatrica, Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma.

  • Cosa deve aspettarsi il paziente subito dopo l’intervento di chirurgia bariatrica?

Dopo l’intervento di chirurgia bariatrica il paziente rientra in reparto subito o dopo alcune ore di osservazione in sala operatoria, a seconda della categoria di rischio anestesiologica. In genere non serviranno né il catetere vescicale né il sondino naso-gastrico, tranne in casi particolari.

Appena tornato in reparto il paziente si deve alzare per andare in bagno autonomamente e inizia a bere a piccoli sorsi.

Il giorno dopo l’intervento viene sottoposto ad esami di controllo ed avviene l’incontro con la nutrizionista che spiega il percorso nutrizionale post-intervento.

La degenza ospedaliera post-operatoria varia in base al tipo di intervento chirurgico effettuato e in genere può andare da uno a 4 giorni. Se non ci sono motivi che consigliano una ulteriore permanenza, la degenza è tre giorni (due notti).

  • Quali sono i possibili rischi della chirurgia bariatrica e cosa fanno i medici per scongiurarli?

Si tratta di interventi chirurgici maggiori, per cui possono esserci complicanze chirurgiche (non prevenibili) o mediche anche se, fortunatamente, sono rare. Durante il ricovero ogni paziente viene attentamente monitorato: seguire scrupolosamente le indicazioni del medico gli permetterà di ridurre al minimo ogni rischio. La prevenzione della trombosi venosa e dell’embolia polmonare è particolarmente importante. Viene effettuata con la somministrazione di anticoagulanti (da continuare per 20 giorni dopo la dimissione), con l’uso di apposite calze elasto-compressive e, soprattutto, con la mobilizzazione precoce. Il primo consiglio del medico al paziente è infatti quello di alzarsi appena rientrato in stanza di degenza. Anche l’alimentazione viene ripresa il prima possibile, ovviamente in modo graduale.

  • Come viene gestito il follow up?

Il follow up, dopo la chirurgia bariatrica, è fondamentale per ottenere e mantenere i migliori risultati. Le visite vengono programmate a 1, 3, 6 e 12 mesi dall’intervento.

La visita a un mese dall’intervento viene effettuata da un chirurgo e un nutrizionista, le altre da un endocrinologo e un nutrizionista. Gli esami di controllo vengono effettuati prima di ogni visita di follow up.

Su richiesta, i pazienti vengono seguiti anche dalla psicologa, in seduta singola o di gruppo.

  • Cosa può fare il paziente per contrastare eventuali dolore post-operatorio e nausea una volta a casa?

Il medico darà consigli specifici per affrontare il dolore, compreso quello post-operatorio, che può essere molto variabile a seconda della tipologia di intervento bariatrico fatta. È consigliabile, in genere, usare farmaci meno gastro-lesivi, come il paracetamolo.

Dopo la chirurgia bariatrica, specie dopo la sleeve gastrectomy, può persistere nausea, che può essere trattata con metoclopramide.

  • Quali accorgimenti adottare nel periodo post-operatorio?

Il giorno dopo la chirurgia bariatrica, la nutrizionista consegna le indicazioni dietetiche specifiche, in base all’intervento eseguito, per il decorso post-operatorio: è fondamentale che vengano seguite con cura.

Per quanto riguarda l’assunzione di farmaci, si consiglia di assumerli schiacciati e/o a rilascio rapido, magari aiutandosi, per ingerirli, con un po’ di tisana tiepida o di acquagel.

L’attività fisica, moderata, è fortemente consigliata.

  • Quale tipo di movimento è indicato?

Sono consigliate passeggiate o camminate a passo veloce, fin da dopo la dimissione. Il paziente deve però prestare particolare cura ed evitare gli sforzi della muscolatura addominale (per esempio sollevare pesi) per due mesi dopo l’intervento.

  • Quali sono le possibili complicanze e cosa può fare il paziente a proposito? Quali sono i sintomi/campanelli di allarme che devono spingere a rivolgersi al medico?

I segni e sintomi da non sottovalutare sono in primo luogo la febbre elevata, il dolore persistente, il vomito ripetuto, specie ematico, l’emissione di feci diarroiche scure.

  • Dopo quanto tempo si può tornare alle attività normali?

Dipende dallo stile di vita del paziente e dalla tipologia di intervento. Le normali attività quotidiane, se non richiedono sforzi fisici, possono essere riprese la settimana dopo l’intervento. Al contrario, per lavori fisicamente più impegnativi potrebbe essere necessario aspettare anche un mese.

 

  • Quando serve il supporto psicologico e perché?

La richiesta di supporto psicologico è molto personale e dipende dalle sensazioni del paziente. A volte già dalla fase pre-intervento, nel corso dei colloqui psicologici preliminari, si programma la prosecuzione del percorso psicologico dopo l’intervento.

  • Ci sono rischi di carenze nutrizionali?

Gli interventi bariatrici possono causare deficit nutrizionale con meccanismi diversi (dovuti a ridotto introito di nutrienti o a insufficiente assorbimento); l’utilizzo di integratori ha uno scopo preventivo e comunque vanno eseguiti i controlli programmati.

  • Cosa consiglia per gestire la quotidianità e per avere i risultati migliori?

La cosa importante è avere sempre in mente l’obiettivo da perseguire, tenendo ben presente che l’obesità è una patologia cronica ed è quindi fondamentale seguire le indicazioni mediche e sottoporsi regolarmente ai controlli.

  • Quando sarà possibile affrontare una gravidanza?

Dopo un intervento di chirurgia bariatrica, si consiglia di evitare la gravidanza per un periodo di 12-24 mesi, perché potrebbe essere pericolosa per la salute sia della madre che del nascituro.