PALLONE INTRAGASTRICO

Come funziona

Tutto quello che devi sapere sul

PALLONE INTRAGASTRICO

Il pallone endogastrico è un dispositivo in silicone, di forma sferica, posizionato per via endoscopica nel lume gastrico.

Indicazioni:
BMI > 50, per la riduzione del rischio operatorio (sia per successivi interventi bariatrici, sia per altre procedure chirurgiche).
Il pallone deve essere seguito da un programma di terapia dietetico/comportamentale per il mantenimento del peso corporeo.

Il posizionamento del pallone endogastrico avviene per via endoscopica, mediante gastroscopia, in sedazione.
Il periodo massimo di posizionamento per il pallone endogastrico è di 6 mesi, oltre i quali la possibilità di garantire complicanze legate ad esso cresce notevolmente.

Pertanto dopo tale scadenza, il pallone deve essere obbligatoriamente rimosso, sempre mediante gastroscopia, in sedazione.
Il meccanismo d’azione di tale dispositivo è quello di indurre un precoce senso di sazietà dopo l’introduzione di piccole quantità di cibo.

Infatti il pallone è in grado di agire come un bezoar artificiale.

POSSIBILI COMPLICAZIONI O COMPLICANZE

La risposta fisiologica del paziente alla presenza del pallone endogastrico varia a seconda delle condizioni generali, del tipo e dell’intensità delle attività svolte.

Altri fattori che influenzano la risposta del paziente sono l’assunzione di farmaci o integratori dietetici e in generale il regime alimentare seguito.

La mortalità immediata (nei primi 5 giorni dopo il posizionamento) di questa procedura in ambito nazionale e’ stata dello 0,08% mentre quella tardiva (avvenuta nel periodo di mantenimento del pallone) è pari allo 0,09%, non imputabile alla presenza del pallone, bensì a condizioni morbose quali l’embolia polmonare e l’infarto miocardico .
Le complicazioni immediate del posizionamento di pallone endogatsrico comprendono:

  • Reazioni avverse a sedativi o anestetici locali.
  • Crampi addominali o disturbi causati dall’aria indotta per la distensione gastrica.
  • Dolore o irritazione della faringe conseguente alla procedura.
  • Aspirazione del contenuto gastrico nei polmoni.
  • Lesioni o perforazioni dell’apparato digerente.

Tra le possibili complicanze tardive derivanti dall’uso del pallone endogastrico vi sono le seguenti:
Ostruzione intestinale causata dal pallone. Un pallone non sufficientemente riempito, o che abbia perso una quota considerevole di volume, può transitare dallo stomaco fino all’intestino tenue,  per poi procedere nel colon e venire eliminato con le feci. Tuttavia, eventuali restringimenti intestinali, per esempio dovuti a interventi chirurgici pregressi o alla presenza di aderenze, possono ostacolare il transito del pallone e causare una ostruzione intestinale.
Ostruzione esofagea. Una volta riempito all’interno dello stomaco, il pallone endogastrico può retrocedere nell’esofago. In tal caso si procede alla rimozione per via chirurgica o endoscopica.
Disturbi a livello gastrico, sensazione di nausea e vomito dopo il posizionamento del pallone e durante il periodo di adattamento del sistema digerente alla sua presenza.
Nausea e vomito persistenti. Le cause possono risiedere in una irritazione diretta della mucosa gastrica o in un blocco dello svuotamento gastrico dovuto al pallone.

  • Senso di pesantezza addominale.
  • Dolori addominali o dorsali, sia permanenti che ciclici.
  • Reflusso gastroesofageo.
  • Influenza sulla digestione dei cibi.
  • Blocco del transito alimentare nello stomaco.
  • Lesioni della mucosa dell’apparato digerente causate da contatto diretto con il pallone, da uso improprio delle pinze da presa o da un aumento della secrezione gastrica. Ciò può portare alla formazione di ulcere accompagnate da dolore ed emorragia o persino da perforazione gastrica.

UNA CLINICA SEMPRE PRESENTE

Ogni paziente è accuratamente monitorato durante l’intero periodo di trattamento per individuare tempestivamente eventuali complicanze.

Il paziente è informato sulla sintomatologia connessa
allo sgonfiamento del pallone, come ad esempio ostruzioni gastrointestinali, ulcerazioni e altre possibili complicanze.

Il vomito ripetuto (4-5- volte/die) dopo la dimissione e’ spesso sintomo di intolleranza del paziente nei confronti del dispositivo e spesso determina la rimozione endoscopica anticipata dello stesso.

Fattori quali perdita del senso di sazietà, aumento dell’appetito e/o aumento di peso, possono indicare uno svuotamento del pallone; in questi casi è pertanto necessario effettuare un controllo mediante esame endoscopico.

Il calo ponderale medio ottenuto dal paziente nei 6 mesi di mantenimento del pallone è di circa 15-20 kg, con un decremento più rapido nei primi 2 mesi.

pallone intragastrico
pallone intragastrico